Il Direttore

Big Band Theory

renato rinaldi

 

Renato Rinaldi, fondatore e direttore artistico della big band Theory, proviene da una famiglia di musicisti con papà diplomato in violino e nonno direttore dell’orchestra di Pola nel lontano 1940.
Renato inizia il conservatorio all’età di 14 anni all’indirizzo classico col clarinetto, ma causa un grave lutto in famiglia, 5 anni dopo, deve terminare gli studi forzatamente e optare per la strada lavorativa pur non abbandonando mai la musica e anzi, iniziando a suonare e studiare il trombone, il sassofono e l’eufonio in varie realtà musicali cittadine.
Clarinetto MIb nella Fanfara militare di Livorno, gira l’Italia con la banda della Marina Militare per poi congedarsi nel 1986.
Dal 1990 inizia varie collaborazioni e scrive parecchi arrangiamenti musicali per svariate compagini musicali col pregio di saper riadattare molti brani in base all’organico di ogni orchestra dando la possibilità ad ognuna di esprimersi al meglio per le proprie potenzialità.

Nel 2005 inizia il suo percorso di studio jazz con il trombone e sassofono col prof.Zanella e attualmente è iscritto al triennio jazz al Conservatorio di Trieste.
In questi ultimi anni ha arrangiato una settantina di brani per orchestre di fiati e big band e collabora tutt’ora con parecchi direttori e artisti anche all’estero confrontando idee e opinioni su un panorama musicale a 360° che varia dal classico al blues dal soul, jazz, rock fino allo stile più moderno.

Qualche anno fa decise di riunire i suoi più cari amici musicisti proponendo il progetto “Theory”.. E mettendo a frutto un’idea incentrata su brani che hanno venduto milioni di dischi, fatto la storia da Woodstock in poi, brani arrangiati e per la maggior parte inesistenti in commercio per orchestre di questo tipo formate da sezioni di fiati (sax, trombe e tromboni… ma non solo) e sezione ritmica composta da chitarra elettrica, basso elettrico, hammond, keyboards, piano, percussioni e batteria e da allora l’entusiasmo spinge questa orchestra e il suo progetto.

Il nostro direttore ha un motto che porta sempre con sé : “il prestigio lo conquisti con l’umiltà, lavoro, passione ed entusiasmo, non con l’arroganza del sapere”.